Ci impegniamo a limitare i nostri impatti ambientali, riducendo l’impronta ecologica in termini di emissioni di gas climalteranti e contenendo i consumi di materie prime.
Abbiamo intrapreso un percorso di autoanalisi, finalizzato alla definizione di nuovi target ambientali e climatici e al monitoraggio delle nostre emissioni.
La Policy Ambientale
La Policy Ambientale individua l’approccio della Banca nella gestione delle tematiche ambientali, illustrando le misure e gli interventi che intende adottare nel tempo. Il Gruppo considera gli impatti ambientali come un ambito rilevante e pertanto si propone di ridurre gli effetti sull’ambiente generati dal consumo di risorse, dalla produzione di rifiuti e dalle altre attività a impatto diretto e di gestire gli effetti derivanti dalle attività a impatto indiretto, legate ai prodotti e ai servizi destinati alla clientela.
GESTIONE DEGLI IMPATTI DIRETTI
- Miglioramento dei sistemi di utilizzo dell’energia
- Gestione del consumo di carta
- Attenzione alla corretta raccolta e smaltimento rifiuti
- Utilizzo di energie rinnovabili
- Impiego di beni e servizi a minor impatto ambientale
- Sensibilizzazione ad un uso corretto di acqua ed energia
- Promozione della mobilità sostenibile


GESTIONE DEGLI IMPATTI INDIRETTI
- Attività verso la Comunità e i dipendenti: formazione, informazione e partecipazione alle iniziative
- Attività verso i clienti: sensibilizzazione e offerta di prodotti e servizi più sostenibili
- Attività verso i fornitori: gestione e scelta sostenibile degli acquisti
Iniziative
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Bonus
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Rischi ESG
La gestione dei rischi ESG e in particolare del rischio climatico e ambientale rappresenta una sfida per il settore finanziario, stimolato dalla crescente pressione normativa e dal sempre più diffuso verificarsi di fenomeni metereologici estremi.
Inventario rischi ESG
Nel 2021 abbiamo aggiornato il nostro Inventario Rischi ESG, finalizzato a identificare i possibili impatti negativi sull’attività aziendale derivanti dalle tematiche ESG.
Heat Map ESG
Abbiamo sviluppato una «matrice di rischiosità settoriale» (c.d. Heat Map), ovvero uno strumento che permette di identificare l’esposizione potenziale delle nostre controparti ai fattori di rischio ESG.
Climate stress test
Partecipiamo all’esercizio (c.d. stress test) avviato dalla Banca Centrale Europea a partire dall’inizio del 2022 per valutare il grado di preparazione del settore bancario nell’affrontare gli shock economici e finanziari derivanti dal rischio climatico (fisico e di transizione).
La figura rappresenta la pericolosità, per i territori del nostro Paese, di alcuni fenomeni connessi agli eventi climatici: gli impatti sulle attività economiche, come pure sul valore degli immobili, non possono più venire trascurati dal settore finanziario.Rischio di transizione
Perdita finanziaria direttamente o indirettamente connessa alla transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio e più sostenibile sotto il profilo ambientale.
Rischio fisico
Impatto finanziario dei cambiamenti climatici dovuti a eventi meteorologici estremi frequenti (rischio fisico “acuto”) e a mutamenti graduali (rischio fisico “cronico”) del clima, nonché del degrado ambientale, inquinamento atmosferico, dell’acqua e del suolo, stress idrico, perdita di biodiversità e deforestazione.
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Calcolo delle emissioni
Abbiamo calcolato il totale di emissioni di Scope 3 di un portafoglio crediti relativo alle controparti appartenenti ai settori più inquinanti
OLTRE 56 MILIONI DI TONELLATE di CO2 EQ
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Investimenti
Il nostro contributo nel 2021
Percentuale degli asset soggetti a screening ambientale o sociale
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