La Banca Popolare di Sondrio intende intraprendere azioni concrete per contribuire alla lotta al cambiamento climatico e alla tutela dell'ambiente, come presupposti essenziali per uno sviluppo sostenibile nel lungo periodo.

È in quest'ottica che si inserisce lo sforzo della Banca per l'adozione di una strategia climatica e l'adesione alla Net-Zero Banking Alliance (NZBA), quale acceleratore climatico per l'individuazione di target utili alla riduzione delle emissioni finanziate dall'istituto.

"Consapevoli dell'impegno che l'adesione alla NZBA comporta, siamo pronti a proseguire il percorso intrapreso verso uno sviluppo sostenibile, attento alla transizione climatica. Questa partecipazione rappresenta una grande opportunità per innovare il modo di fare business, permettendoci, al contempo, di restare vicini al territorio e alle comunità nel fronteggiare le nuove sfide, coerentemente con la nostra storia"

Mario Alberto Pedranzini
Consigliere Delegato e Direttore Generale di Banca Popolare di Sondrio 

Qui il comunicato stampa relativo all’adesione.

Qui, invece, il comunicato stampa relativo al primo set di target di decarbonizzazione, anticipato nella grafica di seguito riportata.

 

In linea anche con quanto definito nella Policy Ambientale, ci siamo posti una serie di obiettivi climatico-ambientali per contribuire così alla transizione green, sviluppando azioni coerenti e sempre più ambiziose.

La Policy Ambientale individua l’approccio della Banca nella gestione delle tematiche ambientali, illustrando le misure e gli interventi che intende adottare nel tempo. Il Gruppo considera gli impatti ambientali come un ambito rilevante e pertanto si propone di:

  • ridurre gli effetti sull’ambiente generati dal consumo di risorse, dalla produzione di rifiuti e dalle altre attività a impatto diretto
  • gestire gli effetti derivanti dalle attività a impatto indiretto, legate ai prodotti e ai servizi destinati alla clientela.

Numeri chiave
 

 

Iniziative

  • La strategia climatica di BPS

     

    Climate strategy ita

     

     

     

  • Net-Zero Banking Alliance

    Net-Zero rappresenta un percorso di decarbonizzazione e una visione a lungo termine, da raggiungere entro il 2050. Per farlo, è necessario iniziare ad agire ora.

    Con Net-Zero si intende l'azzeramento delle emissioni nette di gas serra, raggiungibile attraverso:

    • una forte riduzione delle proprie emissioni dirette e indirette;
    • il bilanciamento tra emissioni prodotte rimanenti o non riducibili ed emissioni rimosse dall’atmosfera.

     

    La Net-Zero Banking Alliance (NZBA) è l’iniziativa promossa dalle Nazioni Unite che ha l’obiettivo di accelerare la transizione sostenibile del settore bancario internazionale: prevede che le banche partecipanti si impegnino ad allineare i propri Portafogli di investimento e credito al raggiungimento dell’obiettivo di zero emissioni nette entro il 2050 in linea con i target fissati dall’Accordo di Parigi sul clima e scenari di decarbonizzazione basati sulla scienza.

    Aderendo alla NZBA, la Banca Popolare di Sondrio si impegna a:

    • Allineare i portafogli di investimento e credito a scenari net-zero al 2050, promuovendo la transizione dei propri clienti;
    • Entro 18 mesi, fissare i target al 2030 e al 2050 per i settori maggiormente emissivi;
    • Comunicare annualmente i progressi dei target e la strategia di transizione approvata dal C.d.A.
    Guidelines

     

    Sulla base degli impegni presi con l’Alleanza, BPS ha identificato i settori prioritari per i quali procedere alla pubblicazione di target prendendo in considerazione i seguenti elementi:

    • rilevanza dei settori per la Banca (i.e., emissioni finanziate);
    • disponibilità di dati e metodologie per la definizione di scenari di riduzione e dei relativi target Net-Zero;
    • allineamento rispetto al dato sulla coverage dei settori prioritari sul portafoglio pubblicato dagli Aderenti.

     

    La Banca ha individuato i settori prioritari sui quali ha definito target intermedi di riduzione delle emissioni al 2030, che sono stati pubblicati con 6 mesi di anticipo rispetto alle tempistiche definite da NZBA:

    1. Oil & Gas
    2. Agricoltura
    3. Ferro e acciaio
    4. Alluminio
    5. Energia elettrica
  • Target settori prioritari NZBA

    Nella tabella di seguito esposta si riporta una sintesi dei target intermedi (al 2030) e di lungo termine (al 2050) individuati sui settori prioritari per la Banca.

     

     

    Glossario

    Allineamento all’Accordo di Parigi: l'accordo di Parigi è un trattato internazionale che vincola giuridicamente i suoi firmatari affinché agiscano per combattere i cambiamenti climatici. In esso è delineato un piano d'azione per limitare il riscaldamento globale che, nello specifico, prevede che l'aumento della temperatura media globale non superi 1,5° C entro la fine del secolo.

    Emissioni finanziate: per emissioni finanziate si intendono le emissioni assolute di controparte attribuite ai prestiti e agli investimenti erogati dalla Banca. Tali emissioni vengono classificate, infatti, come emissioni Scope 3 - Categoria 15 Investimenti. Si specifica che per il calcolo delle emissioni finanziate viene utilizzata la metodologia PCAF (Partnership for Carbon Accounting Financials) che mette in relazione l’esposizione lorda della Banca verso le controparti e le emissioni assolute di quest’ultime.

    Target di riduzione: livello di riduzione percentuale fissato, in linea con i requisiti dell’NZBA, ad una milestone intermedia (i.e., 2030) e di lungo termine (i.e., al 2050) rispetto al valore registrato all’anno base individuato. Il target è definito attraverso l'analisi degli scenari di decarbonizzazione “Net-Zero”, allineati con gli obiettivi dell’Accordo di Parigi.

    Scenari di decarbonizzazione: percorsi di riduzione delle emissioni di gas serra considerati per la definizione dei target di decarbonizzazione. Per la selezione di tali scenari le linee guida NZBA prevedono approcci “science based” volti a perseguire l’obiettivo di limitare il riscaldamento globale a 1-5°C sopra la media preindustriale entro la fine del secolo tramite l’utilizzo di metodologie provenienti da fonti credibili riconosciuti a livello internazionale (e.g., scenari IEA NZE definiti dall’International Energy Agency; scenari Intergovernmental Panel on Climate Change -IPCC- o ulteriori scenari derivati da tali modelli, tra cui gli scenari One Earth Climate Model -OECM-).

  • Rischi climatici e ambientali

    Cosa sono i rischi C&E?

    I rischi C&E vanno intesi come i rischi finanziari generati dalle esposizioni della Banca verso controparti che subiscono impatti derivanti dai cambiamenti climatici e da forme di degrado ambientale (come l'inquinamento atmosferico, l'inquinamento idrico, la scarsità di acqua dolce, la contaminazione del suolo, la perdita di biodiversità e la deforestazione), poiché esposte a eventi meteorologici estremi o a possibili modifiche del loro valore patrimoniale. La gestione di questi rischi rappresenta una sfida per il settore finanziario, stimolato dalla crescente pressione normativa e dal sempre più diffuso verificarsi di fenomeni meteorologici estremi.

    I rischi C&E si suddividono in rischi fisici e di transizione.

    Rischio di transizione

    Perdita finanziaria direttamente o indirettamente connessa alla transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio e più sostenibile sotto il profilo ambientale.

    Rischio fisico

    Impatto finanziario dei cambiamenti climatici dovuti a eventi meteorologici estremi frequenti (rischio fisico “acuto”) e a mutamenti graduali (rischio fisico “cronico”) del clima, nonché del degrado ambientale, inquinamento atmosferico, dell’acqua e del suolo, stress idrico, perdita di biodiversità e deforestazione.

    La Banca si è dotata di un apposito «Regolamento generale dei rischi climatici e ambientali» per formalizzare il governo, la gestione e il controllo dei rischi C&E.
     

    Mappa dell'Italia con le indicazioni di preicolosità da frana e pericolosità idraulica

    La Banca si è dotata di un apposito «Regolamento generale dei rischi climatici e ambientali» per formalizzare il governo, la gestione e il controllo dei rischi C&E.

    Come vengono gestiti i rischi C&E? 5 steps

  • Finanziamenti green

    11 Linee di finanziamento green che supportano gli investimenti a tutela dell'ambiente.

    Finanziamenti green

  • TCFD Report

    Dal 2023 BPS aderisce alla Task Force on Climate Related Financial Disclosures (TCFD), un’organizzazione internazionale volta a incoraggiare le aziende a una maggiore trasparenza sui rischi e opportunità finanziarie associate al cambiamento climatico.

    La Banca si è impegnata a rendicontare, all’interno del Report TCFD allegato alla DNF, i rischi e le opportunità, così come i target, ambientali e climatici, allineandosi alle migliori prassi internazionali. In particolare, la TCFD raccomanda l’utilizzo di un’analisi di scenario proprio al fine di valutare i rischi legati al cambiamento climatico, in modo da ottenere un chiaro indirizzo verso una riduzione degli impatti diretti e indiretti. Le linee guida elaborate dalla TCFD hanno lo scopo di misurare l’adeguatezza della strategia climatica delle aziende aderenti e di supportarle nel comunicare all’esterno in modo trasparente e puntuale gli aspetti rilevanti inerenti al clima.

     

    Task force on climate-related financial disclosures

    Abbiamo implementato un sistema che prevede l'interazione di diversi organi dedicati alla supervisione e alla gestione di queste tematiche, da quelli di amministrazione, sino agli uffici operativi. A tal proposito abbiamo sviluppato un Piano formativo rivolto a tutti i livelli con l'obiettivo di promuovere una maggiore consapevolezza e un’estesa diffusione delle tematiche ESG, con particolare riferimento a quelle climatiche.

    Ci avvaliamo di specifiche analisi (c.d. analisi di scenario e analisi di sensitivity) per comprendere quali effetti potrebbero avere gli eventi climatici e ambientali sulla nostra operatività e reddittività.

    Utilizziamo appositi strumenti e metodologie per valutare il grado di esposizione al rischio dei settori, delle controparti e degli investimenti nei confronti dei quali siamo più esposti, in modo da individuare le attività utili a limitare tali rischi.

    Abbiamo definito un percorso ambizioso rispetto alla riduzione dei nostri impatti ambientali e climatici, concretizzatosi nel 2023 con l’adesione alla Net Zero Banking Alliance e intrapreso un percorso di target setting per la definizione di obiettivi di riduzione delle nostre emissioni.

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